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2024/02/07

Gemelle

Sono gemelle inseparabili, costrette a sopportarsi.


Marisa 1 ha tanti amici ed è contornata da affetti.

Sente di essere amata, ma non crede di meritarlo.

Dà cure e premure, lavoro e impegno, in cambio di stima e considerazione, di cui è priva.

Fa la brava bimba per ricevere carezze.

Non osa più avere sogni, perché non ha più nemmeno la speranza di realizzarli.


Marisa 2 non ha amici.

Dà fastidio a tutti coloro che amano Marisa 1.

Nessuno vuole ascoltarla, nessuno la vuole nemmeno vedere.

Per questo si nasconde, e pochissimi l'hanno vista.

Non da niente, non ama nessuno.

Marisa 2 è vera ed esiste, è un'anima persa e confusa in una immensa solitudine.

 


2022/08/18

Bella Vita in Val d'Orcia

Un tempo antico

scandito con lo stesso suono,  

ora per ora, secolo dopo secolo.

Un borgo intatto, accogliente e paziente 

che si lascia attraversare da fiumi di persone

e le rilascia al mondo un po' più ricche 

e un po' più felici.

Un tempo che rallenta

e ti regala le ore per riposare

e per vivere qualche attimo di

Bella Vita.


Grazie ad Elisabetta e Gianluca del B&B Bella Vita

2022/01/26

Guerra

In questa guerra senza fine con me stessa,

sto esaurendo le munizioni,

mentre il nemico affina armi sempre nuove.

Si insinua nei pensieri di giorno

e nei sogni di notte.

Come un mago fa sparire il sole,

riempie di frastuoni il silenzio,

e di gas velenosi l'aria,

ruba la speranza,  nasconde la gioia.

E' una guerra, ma non si può né disertare, né arrendersi.

Solo attendere la liberazione, l'ultimo respiro.

2020/09/21

Naufragio

Affondo.

Niente più scialuppe 

ne salvagente 

ne isole.

Solo zavorra che trascina giù. 

Quando l'aria nei polmoni sarà finita

non ci sarà l'oblio

ma buio e freddo e vuoto.



2019/08/18

Il Lipano

Il Lipano è un piccolo bulbo
nato nella fantasia di una bimba,
messo a dimora per anni nella serra dei ricordi,
coltivato poi con cura e buon gusto.
Ora è il Vecchio Mi Lipano 
che veglia sul sonno dei bimbi cresciuti 
e ferma il tempo con il silenzio.


2018/10/01

Fulcri, orbite ed ellissi

La mia realtà ruota intorno a te.
E' l'orbita che cambia.

Mai un cerchio perfetto, che in natura non esiste,
ma un'ellisse creata da forze esterne,
che si combinano o si contrastano.

Ma quanto si può essere distanti se l'ellisse è allungata ed io sul punto più lontano!

Sento la forza che mi trattiene diventare più debole e quella che porta fuori,
in un mondo senza luce e senza speranza, cosi forte...

Ma tu, mio fulcro, mi richiami a te con una tale forza
che dall'orbita non sono mai uscita.

2018/04/16

Canto dell'acqua

Accarezzami vento, soffiami sulla pelle
ed onda dopo onda viaggerò per il mondo.

E tu sole, scaldami fino a farmi volare in cielo,
li mi trasformerò in infinite forme
che nella fantasia dei bimbi
saranno draghi elefanti e tigri.

Quando sarà il momento mi lascerò andare,
cadrò sulla terra e troverò mille strade
per arrivare al mare.

E' li, nel grembo del pianeta, che ho cullato la prima vita,
l'ho protetta fino a che non fu in grado di respirare l'aria
e popolare tutto lo spazio tra la terra e il cielo.

Ma non l'ho mai abbandonata
e sono ancora in ogni cellula
di tutti gli esseri viventi.

2018/02/14

Sistemi binari

Io e te, stelle di un sistema binario che si attraggono senza scontrarsi.
Siamo l’arco e la freccia, inutili l’uno senza l’altra.
I due piatti della bilancia, perché a che servirebbe uno solo?
I remi che insieme tengono la barca sulla rotta, che in due è più facile.
Siamo l’aquilone che sorregge il filo e il filo che trattiene l’aquilone.
Siamo le valve che tenacemente custodiscono e proteggono la perla nella conchiglia,
il nostro amore.

2017/06/04

Scrigno

Un giorno ci scambiammo un piccolo scrigno.

All'interno tesori che

non si possono vedere con gli occhi
non si possono toccare con mano
non hanno prezzo
non si possono comperare né vendere.
Sono la parte migliore di noi,
segreti e sogni,
fiducia e stima.

Non ci furono parole.
Furono gli sguardi a siglare l'intesa
e bastarono gli occhi per dirci

‘Tienilo con cura per il tempo che vorrai’





2016/09/01

Lettera a Silvio

16 anni e 8 giorni durò il tempo della mia vita con te.
Non bastarono per conoscerti a fondo, ma per amarti si.
E se il mio primo amore fu chi mi nutrì, tu fosti di certo il secondo.
Ero la tua principessa.
Vissi nel tuo castello, in un mondo di fiabe angioletti e casette.
Nelle piccole gare in famiglia, se vincevo mi facevi regina.
Mi fu sempre chiaro che la tua regina era Lei, la regina dei fiori.
Successe tutto in poco meno di un anno.
Con beffarda coincidenza,
mentre tu ti ammalavi, io scoprivo l'amore.
Mentre tu deperivi, io sbocciavo.
Tu moristi, io mi fidanzai.
Quando te ne andasti ero molto confusa.
Non sapevo cosa stavo perdendo.
E il dolore, quello vero, arrivò dopo anni.

2016/08/07

Fiori di lavanda, ancora

Non ho il pollice verde.
Lei si, lo aveva.
In vaso o in terra, in casa, giardino, terrazza o serra, seminate o create da talea,
le piante rispondevano alle cure.
Con me se la devono cavare da sole.
Mi limito all'essenziale, l'acqua.
In cortile il cespuglio di lavanda non chiede altro
e in estate regala lunghe spighe fiorite.
Sgranarle è un rito, in onore di chi me lo ha insegnato.
I piccoli fiori, una volta seccati, profumano d’infanzia.
Quest'anno non ne avevo voglia, in sintonia col mio sentire la vita.
Ma all'ultimo quei fiori mi chiamavano.
Tagliaci, che aspetti, tra poco cascheremo a terra!
Peccato per quel nido di vespe nascosto cosi bene,
una di loro non gradì il disturbo e scagliò la sua freccia.
Doloroso raccolto, ma anche quest'anno la scatola di metallo è colma.
Hanno vinto i fiori.

7 agosto 2016

2016/06/04

Undici anni

D'acciaio le nozze, come il nostro amore.

Uno e uno.

Io e te.

Due in uno, come qualcuno ci disse con preveggenza,
prima ancora che ne fossimo davvero consapevoli,
della potenza meravigliosa di questo nostro andare in coppia,
uno e uno.

2016/03/01

L'arciere

Le parole puoi lanciarle come uno sciame di frecce.
Per ognuna arrivata a destinazione,
molte ne andranno perdute.
Il bravo arciere, al contrario,
con pochi dardi ben calibrati e mirati
colpisce il centro di ogni suo bersaglio.


dedicata al Gran Maestro Bao Lan

2015/05/11

Amico cuculo

Ho i piedi per terra e le ossa pesanti,
non posso volare.
Spirito critico, logica e scienza,
non posso credere a fate e folletti.
Ma sorrido quando il cucolo
mi regala un saluto
che a me sembra mi dica
'stai su, stai su, stai su'.

2015/03/30

Pensieri bui durante un viaggio

Su questa barca in balia della corrente c'è da remare per non farsi portar via, per non allontanarsi troppo dalla riva.
La riva di un'isola che non raggiungerò mai.
In questo mare che mi divide anche da te, la mia impotenza si tramuta in rabbia.
E' allora che mi viene voglia di smettere di remare e di farmi portar via.
Come un gatto ammalato mi nascondo, mi ritiro.
Da sola mi imprigiono.
Uomini che io ammiro si sentono liberi nell'anima pur se rinchiusi in corpi deformi.
Altri, coraggiosi, dalle loro prigioni lottano per la libertà.
All'estremo opposto la viltà di chi come me sceglie l'esilio e l'isolamento.

2015/03/24

Annalaura

Come un girasole felice
che cresce incolume.
***
10 +  7 = 17
***
haiku dedicato alla mia nipotina Annalaura

2015/02/15

Perle

Avrei una sorella più grande,
se un vento malato a primavera non se la fosse portata via.
Arrivata a Natale, non vide mai la sua prima estate.
Una mamma disperata conservò per sempre una sua ciocca come una reliquia.
Io nacqui, anni dopo, e presi un posto che forse non era il mio,
ma ci volle tempo per comprenderlo.
Aveva il mare nel nome e negli occhi, come me.
Marinella.
Sarebbe stato bello avere una sorella in carne ed ossa,
invece che un piccolo fantasma che, come una bambola, non cresce mai,
il piccolo frammento racchiuso nel cuoricino d’oro a ricordarmi
che quella era una storia vera e non una leggenda.
L’ho cercata, quella sorella, in ogni mia cara amica.
A volte l’ho trovata e sempre è stato come trovare una perla rara.

2014/12/01

Liberazione

Conservo le cose.
Cianfrusaglie, carabattole,
ritagli di giornale,
locandine di spettacoli visti anni fa,
le vecchie cartoline...

Dicono che è sbagliato,
che conservare ci ruba energia,
ci appesantisce l'anima come una zavorra,
che impedisce alla mongolfiera di prendere il volo.

Allora me lo prometto,
un giorno faccio pulizia.
Intanto loro sono ancora li, nelle loro scatole,
al riparo dalla polvere.
Sono li che aspettano,
che, finalmente, io le liberi.

2014/09/08

Tata Alice

Anima saggia e fidata
che nello stesso sguardo avevi
terra e cielo
hai protetto i bimbi
e consolato i grandi
ed ora che gli uni son cresciuti
e gli altri procedono un pò più rassegnati
ti sei concessa il tuo riposo.

2014/04/06

Sole di aprile

è un respiro profondo
che rallenta i battiti
e scioglie ogni tensione

è un salto fuori dal tempo
e dentro la nostra dimensione

è l’isola che non c’è dei nostri sogni
ed incontrarsi ancora li dopo anni

è parlarsi con gli occhi
e senza guardarsi capirsi

è raccontare senza finire mai le parole
è non stancarsi mai di ascoltarti

è amarti…

2013/10/22

Ricordando Adriano Eccel

Ti ho conosciuto troppo tardi,
quando il conto alla rovescia,
che per tutti scatta alla nascita,
aveva preso un'accelerazione
e più veloce sul tuo orologio scorreva il tempo.

Ti ho conosciuto troppo tardi
per potermi fregiare tua amica,
ma è senz'altro un amico quell'entità nell'acqua,
che da una dimensione invisibile,
vedo protendere le mani.
Mi trasmette energia, mi infonde coraggio.

Ti ho conosciuto più guardando le tue opere,
che ascoltando le tue parole.
Ma quel giorno, mentre tre amici sul divano
suonavano per te,
in quel gatto tranquillo seduto alle loro spalle mi è parso,
a un tratto, di scorgere i tuoi occhi.

2013/10/08

Ricordando Antonia

Le persone care che non sono più
le ricordiamo tutte.
Ma quanto, e come
dipende da loro.
Da quanto ci hanno dato e lasciato nel cuore.
Serena, è cosi che mi piace sentirti, Antonia.
A te ci si poteva appoggiare
e a volte col pensiero
in questa serenità
trovo ancora conforto.

2013/09/16

Buon Compleanno Valentina

Come sarebbe stato fiero di te,
di vederti sulle scene,
di vedere i tuoi scatti,
lui che amava la fotografia e il teatro,
e quanta mano hai per il disegno
che sempre ho pensato che sia lui ad averti donato.
Come ti avrebbe amato se i vostri tempi non fossero stati cosi sfasati.
Dai miei racconti qualcosa ti è arrivato,
dai miei geni qualcos'altro ancora,
e a volte forse ti parrà
di avero davvero conosciuto.
Il nonno Silvio, che a me tanto ha dato.
Io stessa lo conobbi soprattutto con il cuore
e il resto venne coi racconti e col ricordo.
Vorrei donarlo a te questo pensiero
assieme con l'augurio che la vita
che da li è partita ti sia serena e lieta.


2013/05/03

Nostalgia

Si sta indurendo
il mio cuore
altrimenti si spezza.
***
6 + 4 + 7 = 17
***

2013/05/01

Il Tao delle cince

Come una squadriglia ben affiatata
arriva la piccola pattuglia mattutina
dai rami del ciliegio alla ciotola del pane
alternandosi al passaggio.

Dalla finestra le osserviamo,
io e la gatta,
con diversi istinti e la stessa attenzione.

Quando il giorno inizia cosi,
con il saluto delle amiche cince
è un giorno che sorride.


************************

Un altro giorno iniziato male
rumori che ti scuotono nel tuo ultimo sonno
e ti lasciano li, in un'aria liquida che pesa sul petto
come una colonna d'acqua
il sangue che si fa ghiaccio.
Mi avvicino alla finestra e vi cerco,
amiche cince
per quell'attimo di gioia pura che mi date.

2012/12/24

Corda

Suona di armonie che solo noi possiamo sentire
la corda che ci unisce.
Tenerla giustamente tesa e ben accordata
non è mestiere che si inventa,
che l'accordatura, anche in amore,
è frutto di pazienza.
E' lavoro che s'impara con gli anni e l'esperienza.
Se pizzicata male stride di suoni che ti gelano il cuore,
ma basta una sola nota giusta
per ritrovare tutto il calore di quelle prime melodie composte
e suonate a quattro mani.
La musica del nostro amore.


2012/11/01

Le mani del Viet Tai Chi

Mai le avevo sentite cosi belle
mai si erano mosse con tanta grazia ed eleganza
ora disegnano farfalle,
spostano le nuvole,
accarezzano l'acqua
tanto delicate
da sentire il palpitare di un passero
tanto forti
da spostare la montagna

ho imparato a guardarle

tutto il giorno si muovono
come piccole automi meccanici,
ma eccole prendere coscienza
e all'improvviso ha un senso ogni loro movimento
non più al servizio di qualche attività
ma fine a se stesso, all'armonia e alla grazia
disegnano un invisibile  merletto d'aria,
plasmano l'energia,
gettano lontano il fardello dei pensieri più bui,
accarezzano...


2012/10/14

Sgranando lavanda

Sgrano lavanda, immersa nel suo aroma,
e penso a te mamma,
che mi hai insegnato, non con le parole ma con i tuoi gesti,
l’amore per i fiori.
E’ bello ricordarti nel tuo regno, dolce regina, nel tuo giardino.

Balia Maria, un ricordo fissato nell'inconscio a nove mesi, come un tatuaggio nell'anima.
Niente potrà mai più cancellarlo,  assieme al dolore della perdita,
il dolore di un’orfana, pur se lenito da mille affetti.

Tata Giulia, mia seconda mamma nei primi cinque anni della mia vita
e nel mio cuore per sempre.

E poi Piere e Pierine, Giovanne e Corinne, venute dai monti e dalle valli, timide e dolci,
ognuna mi ha dato un po’ di amore,
ognuna ripartiva ed era un nuovo dolore.

Questo piccolo rito, i piccoli fiori che mi scorrono tra le dita, è dedicato voi.

Il profumo di lavanda, cosi consolante e famigliare,  è il vostro.

*************************
dedicata alle donne importanti della mia infanzia...

2012/10/10

Commiato

Anche la terra
piange assieme a noi,
ciao Antonia.
***
5 + 7 + 5 = 17
***
nel giorno del commiato da Antonia pioveva....

2012/09/13

L'estate se ne va

Riporre le conchiglie
in attesa
di altre stagioni
***
7 + 4 + 6 = 17
***

2012/08/08

Haiku del tucano

Lievi danzano
i tuoi  anni
il ballo della vita.
***
5 + 5 +  7 = 17
***
Buon compleanno Ines!

2012/06/04

Sette anni di lana

C'è chi la intreccia in morbidi maglioni,
c’è chi la carda per soffici cuscini,
noi l’abbiamo tessuta in anni di amore,
che riscalda e protegge,
che conforta e rallegra.
Sette anni di lana.

2012/04/21

Silenzio

Da molto tempo nulla sgorga dalla mia anima inaridita
l'albero delle parole è secco
per trovarle devo scavare sotto una dura crosta

E la speranza, dov'è?
A lei avevo affidato  il compito
di alleviare il peso della sfiducia,
perché anche chi non ha fede in se
può averne negli altri.

E queste parole?
Un'oasi o la fine del deserto?

2012/04/14

e la storia continua...

e a continuare la storia
voi,
piccole donne nuove
***
9 + 1 + 7 = 17
***
haiku dedicato alle cuginette Frida Calipso e Almagiulia

AlmaGiulia

Rondine d'aprile
porti nomi amati,
e vita.
***
7 + 7 + 3 = 17
***
dedicata alla mia nipotina Almagiulia

2012/04/05

Alma

Piantare pratoline
per ricordare
chi le amava.
***
7 + 5 + 5 = 17
***

dedicato ad Alma, la mia mamma

2011/12/24

Unico posto

Un universo
popolato di buchi neri
e singolarità,
e un unico luogo certo
in cui rifugiarsi,
le tue braccia.

2011/12/01

Teoria sulla forza unica

Dicono che sono 4 le forze che ci tengono assieme in questo universo
e ancora la stanno cercando, quella unica che le comprenda tutte.
Io qualche idea ce l’avrei.
Noi due per esempio, qui sul laboratorio terra,
siamo ben sollecitati:
pressione e tensione,
attrito e logorio,
esposti al fuoco della rabbia
o al gelo del risentimento.
E problemi come sciami di meteore
da affrontare tenendosi forte
o scansare per non uscire dall'orbita.
A  tenere assieme atomi
in modo tanto complesso
e farli stare in piedi sulla terra
e non a spasso nello spazio
sono certo la gravitazionale
e le sue 3 sorelle.
A tenere assieme due anime come le nostre
basta la forza dell’amore.

2011/06/01

Voglio vivere cosi

Oggi mi gira nella testa la canzone 'Voglio vivere così'. Altri pensieri collegati, che peccato, in prova non sbagliavo mai, poi davanti tutti...e che agitazione per quei pochi passi di introduzione da imparare li sul momento, al limite dell'attacco di panico. Ma serve, dicono, perché è stimolante, fa crescere, gli stage servono a questo, non per fare quello che si sa fare, ma per imparare qualcosa di nuovo, magari sotto lo stress del doverlo fare in fretta, e in pubblico. Io però quest'anno vorrei andarci e dire da subito 'ragazzi, ok, io vengo, ma non fatemi fare niente'. 
Come capisco la stanchezza dei vecchi, come biasimarli? Ad un certo punto della vita le cose le fai o perché devi o perché ti piacciono. Che altro? Ti senti in diritto di essere stanco. Di non dover dimostrare niente a nessuno a cominciare da te stesso. Pensieri pericolosi, se fermi la macchina c'è il rischio che il motore non riparta più.
Ci penserò a tempo debito, tra un paio di mesi.

2010/12/24

La stagione delle piogge

In questa lunga stagione delle piogge, a tratti, uno squarcio di azzurro.
Giorni, ore, a volte solo minuti.
Da respirare assieme, senza certezze.
Profumi senza fumo e della vita di nuovo il gusto piccante, il dolce e il salato,
che il rimpianto sa di amaro e di acido la rabbia.
E  sentire la paura sciogliersi
come neve nel tuo magico abbraccio,
unico rimedio a tutti miei i mali.

2010/07/30

Le fate non possono invecchiare

Le fate non possono invecchiare.
Serve tanta energia per occuparsi di tutte le cose del loro piccolo mondo.
Serve un cuore leggero per volare nel bosco, ali forti per resistere al vento.
Le fate non possono invecchiare.
Gli specchi d'acqua dei laghi devono riflettere bei visi, sorrisi senza ombre e occhi limpidi.

Ecco perché non sono una fata.

2010/02/14

Fiore nel deserto

Un mare di rimpianti,
un deserto di nostalgia.
Unica eccezione,
isola calda nell'oceano,
fiore nel deserto.
Amarti.

2009/09/04

La monetina del nonno Aldo

Era una monetina nata nel 1927.
Come il nonno.
Chissà quanta strada aveva fatto
e quanti mani l'avevano accarezzata,
prima di incontrarlo.
Da allora non lo aveva più lasciato,
conservata con cura per un'occasione speciale
e mostrata come un piccolo segreto agli occhi grandi di un bimbo.
La monetina del nonno oggi vale meno di zero,
e non è più sul mercato.
Ma vale mille milioni per il cuore di un nipote
che la conserva assieme al ricordo.
**************************
dedicata a Gianluca e al suo Nonno Aldo

2009/06/04

Folletto del bosco, sempre

E’ un folletto del bosco.
Così scrissi un giorno del nostro giovane amore.
Un folletto  tenace e caparbio,
se oggi è ancora qui con le rughe e gli acciacchi,
un po’ soffocato dai troppi pensieri,
ma sempre coccolato dalle nostre carezze.

Ogni giorno mi perdo,
ogni giorno mi ritrovi.
Ogni notte mi cerchi,
ogni notte ti aspetto.

2009/04/06

Lupo dagli occhi che ridono

Un animaletto timido.
Cosi mi sento a volte in questo mondo
che non ha tempo, ne attenzioni.

Allora penso a te,
lupo dagli occhi che ridono.

Mia àncora, mio porto, mio rifugio notturno.
Tu che respingi le tue inquietudini per dare spazio alle mie,
che mi ascolti, ma di più col cuore.

Le mie paure sono come braci.
Dormono  in me pronte a divampare in fiamme e distruggere.
Tu unico al mondo con un gesto una parola o una nota, sai soffocarle.

Una donna forte.
Cosi mi sento a volte accanto a te,
mio meraviglioso uomo dagli occhi che ridono.

2009/01/01

Stella Maria

Gli occhi buoni e una parola,
quella giusta, per tutti.
Quante volte il tuo ascolto partecipe
ha alleviato la mia pena di vivere.
Essere compresi, tanto a volte ci basta
per riprendere fiato.
Nelle tue incertezze mi rispecchio
come nelle acque calme di un lago
e ritrovarmi allenta
il mio sentirmi estranea a questo mondo.
Una bimba, quando ti conobbi,
ti ho osservato costruirti una vita
con pazienza e tenacia
e raccoglierne frutti
che oggi han capelli come il grano dorato.
Noi non siamo sorelle,
ma son certa che nel cielo,
anche per noi, ci sono due stelle.
***
alla mia amica Maria

Caro zio Ernesto

Chi ti insegnò, caro zio, ad amare così la vita?
Fu Augusto, il tuo babbo castellano,
o i nonni, che ti allevarono nella città di Mozart?

Chi ti diede quel così giusto grado di distacco?
Fu il perdere la mamma da neonato, o il ritornare vivo dalla guerra?
Furono gli abbandoni o i ritorni?

Io ti confesso zio, che pur avendoti molto ammirato,
le tue lezioni, di tedesco e di vita, non le ho mai imparate.
Ma parlare con te, sempre è stato un piacere,
mi hai sempre dato un filo di speranza e un altro modo di vedere.

Non ci sono né figli né nipoti che portano i tuoi geni.
Tu hai trasmesso di più e a molti per un'altra via, quella del cuore.
Parleremo di te caro zio.
Parleremo di te anche a chi non ti ha mai conosciuto.
Parleremo di un uomo che aveva un dono raro,
quello di far star bene colui che aveva accanto.

2008/01/08

Sensazioni di aprile

Le mie radici, ancorate al terreno.
Mandano linfa al tronco, ai rami e ai piccoli fiori che a volte vi sbocciano.
Le sento sorreggermi quando il vento mi attira nel vuoto.
A volte sussurrano dolci ninne nanne e accarezzano il cuore con impalpabili soffi.

Nulla è certo di ciò che mi riserva il futuro,
plasmabile è la vita che ancora non ho vissuto,
ma immutabili e certe, io sento dentro di me, le mie radici.

2008/01/01

A Ray Bethell

Quei tre aquiloni Ray, che fai danzare nel cielo al ritmo di una musica che non puoi più sentire.

Quei tre aquiloni Ray, che guidi con due sole mani, perché tante ne hai come tutti noi
e il terzo muovi con un leggero movimento dei fianchi e la saggezza dei tuoi ottant'anni.

Li abbiamo visti sfrecciare insieme ad altri mille che ogni anno tornano nel cielo di Cervia come uccelli migratori, aprendo le ali al primo sole d'aprile.

E noi, un altro popolo con tante facce e una sola emozione, agitando le braccia, l'unico modo in cui ci puoi sentire, ti abbiamo applaudito, Ray.

2007/08/01

Sotto questo cielo stellato

Sotto questo cielo stellato,
se non sapessi che la terra gira,
vedrei un universo intero ruotarmi attorno
ed io qui in mezzo, ferma, nel mio mondo
di paure e dubbi.

Seduta ai margini del fiume,
se non sapessi che nasce da una roccia
e termina in un mare,
vedrei solo acqua che scorre
inarrestabile come il tempo,
senza né meta né destinazione

E in mezzo al prato,
se non sapessi che quel bruco diventerà farfalla,
vedrei solo un buffo insetto
senza poter immaginare
la regale bellezza delle sue prossime ali.

Se non sapessi che tutto è un divenire,
che fa girare il mondo,
portare l'acqua al mare,
e nascere farfalle,

mi sentirei perduta ad ogni tramontar del sole
senza speranza che anche il mio mondo giri,
e che io trovi, alfine, di nuovo l'alba.

2007/02/14

Piccola donna

Se fossi un fiore del deserto
aspetterei la tua pioggia per sorridere la cielo.

Se fossi acqua di ruscello
scenderei a cercarti nel tuo mare di quiete.

Fossi un uccello di bosco
canterei le tue note e volerei nel tuo vento.

Ma sono solo una piccola donna,
che ti pensa di giorno,
che ti aspetta la sera.

Solo una piccola donna,
che accarezza il destino
che ci fece incontrare.

Una piccola donna,
che desidera solo
camminare al tuo fianco.

2007/01/01

La giusta distanza

Un giorno qualcuno tagliò il cordone
e con il tuo primo respiro iniziasti la tua propria vita.

Da allora solo la forza dell'amore ci unisce,
ma come è difficile trovare la giusta distanza...

Saper consigliare, ma accettare le tue scelte.
Essere presente, senza invadere il tuo spazio.
Dosare l'ascolto e la parola, senza ferire.
Riconoscere gli sbagli, senza opprimerti nei miei sensi di colpa.

Volerti bene è semplice come respirare.
Forse non basta per essere una buona madre,
ma è la cosa più bella che ti possa donare.

*************************
dedicata a Valentina, mia figlia

Piccola storia di una stella chiamata Sole

Era una stella di mezza età.
Ne aveva viste passare di comete...
Stava alla periferia della sua galassia, in una laterale della via lattea.

Nel tempo si era formata intorno a lei una bella e numerosa famiglia di pianeti.

Lei li trattava tutti nella stessa maniera, dando a tutti la stessa energia.
Ma alcuni erano cosi lontani da non sentire il suo calore, altri così vicini da esserne scottati.

Solo su Gaia i raggi della stella illuminavano occhi e visi.
Gaia, uno zaffiro blu pennellato di bianco, incastonato nell'anello della sua orbita.

Solo su Gaia la vita era esplosa con una tale fantasia di colori e forme,
evolvendo fino a quegli esseri cosi presuntuosi da credersi i più intelligenti.
Anche mentre sfidavano madre natura e la stella stessa.

Era una stella di mezza età e prima di diventare una vecchia gigante rossa ne avrebbe visto di comete passare...
e forse anche la vita su Gaia, il pianeta più bello e vivo, morire.

Resistere

Resistere.
In questo corpo che rinnego e che annaspa per non annegare.

Resistere.
Alle travolgenti ondate del mio umore, alla tentazione di togliere il tappo e lasciar affondare la nave.

Resistere.
Sotto un cielo impazzito che ha riunito tutti gli elementi ed elargisce a caso
nuvole che oscurano il sole e splendenti arcobaleni.

In questo tempo balordo dove è il giorno che riposa dalle fatiche delle notte,
cerco la strada per esistere.

Cavaliere

Arrivano di notte, quando le sentinelle della coscienza dormono.
Arrivano da ogni tempo.
Dal passato, tutto quello che non mi perdono.
Dal futuro, le vaghe ombre dell’ignoto.
Dal presente, tutta l’angoscia a cui non riesco a fuggire con il mio gran correre.

A volte sussurrano e hanno un tocco leggero.
Altre gridano, stringono lo stomaco e tolgono l’aria.

Mi sento allora come la principessa prigioniera nella torre, abbandonata e sola.

Poi mi avvicino a te ed è il tuo abbraccio che sempre mi salva, le calde braccia del mio cavaliere.

2006/01/08

Pensiero per una figlia

L' ultimo cordone nessuna levatrice lo può tagliare.

Come il filo che legava la tua mano di bimba al palloncino,
non lo vorresti mai spezzare.

Ma un giorno dovrai aprire la mano e lasciarlo scorrere tra le dita,
mentre vola verso l'ultimo mistero,
il più grande, quello che nessuno conosce, ma che tutti conosceremo.

Nulla potrai, per fermarlo, ma nulla potrà impedirti di trattenerne, per sempre, il ricordo.

*************************
scritta per la mia amica Rita,  dedicata a tutte le figlie

2006/01/07

Ai miei genitori

Saresti orgogliosa di me, la migliore delle tue figlie femmine,
mentre recito i versi che scrissi per te.
Saresti orgoglioso di me, l'unica tua figlia femmina,
mentre progetto il libro che dedicherò a te.

Sento la vita che mi avete dato premere per andare avanti,
superare gli ostacoli della mia anima  in perenne turbinio,
lottare contro i fantasmi del passato e le paure del futuro,
contro il nemico mai vinto e mai vincitore della mia depressione.

Sareste orgogliosi di me,
perché al fine, io sono.

2006/01/06

Pinguini

Ricordo quel primo giorno.
Le tue attenzioni come un balsamo sulla mia anima ferita, le tue parole come carezze.

Da allora la luna ha girato molte volte intorno a noi.
E noi, assieme alla luna, molte intorno al sole.

Ma ogni primavera ci vede qui,
come una coppia di pinguini che rinnovano il loro patto d’amore,
ogni mattino lo stesso sole illumina la nostra giornata,
mentre

le tue parole ancora mi accarezzano
la tua musica ancora mi parla
le tue braccia come petali su di me ogni sera si chiudono.

2006/01/04

Zucca vuota volante

E’ l’amore che mi dai
il vento che fa volare il mio aquilone.
Non l'instabile vento a raffiche di queste inquiete montagne
ma quello teso e tiepido della tua laguna.
E' quello che mi sostiene
nei miei voli tranquilli,
negli stalli dei dubbi,
nelle mie rare acrobazie.

E’ la forza misteriosa e potente a cui mi appoggio per risalire
quando nulla sembra poter fermare il mio spaventoso precipitare.
Per questo amore imparerò il loop, lo slide e l’axle,
e ad atterrare dolcemente su questa terra.

2006/01/02

Luogo di nascita

Il luogo dove sono nata è un luogo che è stato e che non è più,
né mai sarà.
E' un luogo che è dentro di me cosi incarnato nell'anima
che esiste in tutti i miei sogni.

E' il palcoscenico dove ogni notte recitano i miei fantasmi
e si replicano sfuggenti copioni che non so descrivere al risveglio.

Ma le scene, quelle si, le conosco
nei più piccoli particolari, ogni angolo della casa, ogni pianta del giardino.

Il luogo della mia nascita è il teatro dei miei sogni.
Ma il teatro della mia vita  è altrove.

2006/01/01

Aspettando l'anno nuovo

L'ultimo dì dell'anno
lo vorrei freddo di neve e di ghiaccio,
caldo di amici e di risa.

Lo vorrei buio come un giorno d'inverno
ma illuminato da mille candele.

Che poi sia vuoto di noie e di affanni
ma pieno zeppo di spensierata allegria.

Lo vorrei sordo ad ogni tristezza
per sentir solo note di gaiezza,
ceco a tutti i rimpianti
per veder solo speranze e progetti.

Ma all'improvviso ho un ripensamento,
un dì cosi... che sia tutto l'anno!

2005/01/06

Raccontami Luna

Raccontami Luna di quel giorno lontano
in cui incontrasti il tuo Mondo.

Fu lui ad attirarti a sé o fosti tu,
stanca di vagare nel vuoto,
a metterti nella sua orbita?

Raccontami Luna di come trovaste
la giusta distanza per volteggiare assieme
in un infinito valzer intorno al sole.

Abbastanza vicini per sentire ognuno la forza dell'altro e non perdevi nello spazio.
Abbastanza lontani per avere distinti movimenti e non precipitare uno sull'altra.

E insegnami Luna il segreto per mostrargli solo il tuo lato più lucente e gaio,
celando quello triste e cupo, per apparirgli sempre sì lucente e bella.
Insegnami il segreto per rinnovare la magia di rallegrargli il giorno e illuminargli le notti.

2005/01/05

La sai l'ultima?

-Mi hanno detto che un giorno una fata e un demonio si sono sposati.
-Ma che dici? Non son cose per loro, sono spiriti liberi e così voglion stare.
-Sarà strano ma è vero. Una notte nel bosco  si son presi per mano e con gli occhi ed il cuore hanno messo la firma sopra un patto d'amore.
Loro sanno che il tempo può mutar le stagioni,
che può nascere il dubbio anche in ciò che oggi è certo,
che nessuno ha il potere di predire il futuro.
Ma che mondo sarebbe se due anime vive non potessero darsi la promessa d'amarsi?

2005/01/04

Viaggio di nozze

Un'alba sulla  baia di S.Francisco nel silenzio ovattato di una piccola laguna,
un airone cinerino nel canneto.

Un tramonto sui grattacieli di Manhattan nel frastuono del traffico
mentre con altri mille corriamo verso l'aeroporto.

Gli estremi di un viaggio, gli estremi di un continente.

Nel mezzo una natura che racconta la storia del mondo.
Su quelle roccie dai mille colori hanno lasciato la loro firma  il ghiaccio, il mare, i fiumi, il vento.
E i nativi americani, che quella natura per secoli rispettarono.

Noi due mano nella mano ovunque affascinati dalla scoperta di questo nuovo mondo,
a guardare in alto e in basso e a volte dentro di noi
scoprendo zone buie da illuminare con la pazienza e la comprensione.

2005/01/03

Veleno

C'è una vena sottile e profonda
dove al posto del sangue è il veleno.
Li finiscono i vecchi rancori,
i rimpianti, gli errori,
le speranze perdute,
la fiducia tradita,
tutto ciò che non ha più rimedio
ciò che avrebbe potuto e non è.

E' un veleno che intossica l'anima
che annerisce anche l'acqua più pura
che nasconde la luce del sole.

Un bel taglio e lasciarlo andar via,
depurarsi l'anima e il cuore,
liberarsi dalle sua tossine,
ritornare a dormire sereni.
Trovare il coraggio
di tagliare quella vena sottile.

2005/01/02

Un piccolo rito per quelli che non erano presenti

Ho tagliato dei rami in giardino.
D'edera, magnolia, giglio.
Forte era il ricordo di te mamma,
che mi aiutasti a piantarle
in questo fazzoletto di terra.
Un lavoro così ben fatto
che ancor oggi mi guardano forti e decise.
Li porterò sul luogo della memoria
assieme ai fiori che hanno ornato
il banchetto nuziale
e li, guardando i vostri nomi
scolpiti nella pietra,
vi presenterò il mio sposo.

2005/01/01

Camminando con il sole alle spalle

Cammini con il sole alle spalle,
guardando le ombre allungarsi sempre più davanti a te.

Un tempo camminavi su questa stessa strada, con il sole in fronte,
sulle spalle un sacco carico di speranze e illusioni.

Oggi è un sacco pesante di ricordi e  rimpianti,
alcune speranze e nessuna illusione.

Ancorata da quel peso, fatichi ad avanzare.

Sei cosi presa dallo sforzo di portarlo avanti
che non ti accorgi di quanto sarebbe facile aprire le mani,
lasciarlo cadere e abbandonarlo li.
E avanzare leggera sulla tua strada.

Sei cosi presa dalla paura che ti incutono quelle lunghe ombre,
che non ti accorgi delle meravigliose sfumature nel cielo che hai di fronte.
E di quanto dolce è il tepore del sole che, ancora, ti accarezza la pelle.

2004/01/26

Amica Gio

Gli orsetti, la casetta, l’altalena...
giochi di bimbe e furon anche i nostri.
La prima volta che venni a casa tua a giocare
non me ne volevo più andare.
Condividemmo i nostri primi sogni
e il primo amore per lo stesso professore.
In tutti i ricordi più belli dei miei anni verdi ritrovo anche te.
Aggiungiamo anche questo,
l'abbraccio affettuoso di due bimbe cresciute,
nel tuo giorno di festa.

****************
Buon compleanno Giovanna!

2004/01/05

Tentazione

Mi tenta.
Mi apre le braccia e mi offre la soluzione  ad ogni mia paura, ad ogni sofferenza.

'Se temi tanto il futuro, perché non eliminarlo?'

L'assenza, l'oblio, il non essere che da sempre aleggia nel mio nome,
come una naturale predisposizione.

Fantastico allora di mortali malattie,
sondo la mia anima, la metto alla prova.
Immaginando la morte, troverò la voglia di vivere?

Ma sempre, altre, amorevoli braccia si tendono verso di me,
e con dolce fermezza mi riportano qui, al mio posto
in questa mia temuta vita.

2004/01/04

Un aquilone per sognare


Un aquilone.
Fatto da due bimbi cresciuti, con la carta  dell'uovo di pasqua.

Allegro, vivace.
La voglia di volare imbrigliata in un sottile filo di nailon.

Cosi coraggioso da sfidare il vento appoggiato a fragili stuzzicadenti.

Cosi imperfetto da precipitare al suolo dopo pochi attimi di festoso volo.

Ma i bimbi ne gioirono, grati a quel fragile aquilone che faceva volare la fantasia.

2004/01/03

Nata in casa

Sono nata in casa.
Una notte d’agosto decisi di venire al mondo nella casetta che guarda il lago di Pinè.
Fu il babbo a non volere per me quel teatro.
Per la mia prima voleva la casa nuova di Trento, il suo sogno realizzato.
La corsa nella notte, preparativi frettolosi, il campanello della levatrice.
Frammenti di un racconto ascoltati come una fiaba,
con il dolce finale di un padre che piange di gioia, perché è nata, al fine, una bimba.
Quella bimba, ancora viva in una donna adulta,
oggi deve permettere che un’ultima manciata di terra venga sparsa sulle tombe,
lasciare il bozzolo, volare via e nascere,
ancora una volta, ma fuori dalla casa.

Abiti

'Smetti di soffrire' dice la mia coscienza e la voce di chi mi vuol bene.
Indossi il dolore come un abito ma puoi toglierlo e gettarlo via.

Indosso allora il piu allegro e colorato abito del tutto va bene.
Ma di notte, quando la mia coscenza dorme ritorno la, nella casa dove sono nata,
dove ormai potrò vivere solo nella strabiliante realtà dei miei sogni.

2004/01/01

Amica stella

C'è una stella nel cielo d'oriente che nessuno ha mai chiamato per nome.

Ogni notte si affaccia sul mondo sorridendo col suo tenue brillio
ed aspetta che una bimba alzi gli occhi e si inventi un bel nome per lei.

Niente numeri o anonime sigle, niente cifre né criptici simboli,
vuole un nome che sia solo suo, raro e unico su mille milioni.

E tu bimba nel tuo soffice mondo, dove il cielo non ha sole né luna,
se sarai una notte incantata dalle lucciole fisse nel cielo,
cerca a oriente una piccola stella ed inventa un bel nome per lei.
Lei in cambio ti darà la fortuna ed tu avrai un'amica nel cielo.
***
scritta per la mia nipotina Frida Calipso, quando non era ancora nata

2003/08/01

Lavanda di Provenza

Lavanda, raccolta al sole della Provenza
e portata qui
tra questi schivi monti
a regalare un sorriso
e un ricordo...

Profumo di lavanda,
raccolta con amore
da colei che la amava,
seccata al sole di questi schivi monti,
riposta nei piccoli sacchetti ricamati,
chiusa al buio ad aspettare qualcuno
che con un gesto faccia entrare la luce
ed uscire l'essenza,
per regalare un sorriso
e, magari, un ricordo.

2003/01/01

Deriva

Alla deriva.

Nebbia fitta, buio.
La mia bussola impazzita
segna nord in continuo movimento.

A tratti il faro che ho scelto
per illuminare la rotta della mia vita
squarcia le tenebre, l'acqua mi appare
calma e tiepida come un tempo.

Poi ancora nebbia e domande senza risposta.

Quanti marinai senza altra guida dei fuochi a terra,
delle stelle, della luna, del sole,
giacciono sul fondo del mare?

Serve una luce interna
che non riesco più ad accendere
e forse non ho mai acceso,
brillando sempre di luce riflessa
come un pianeta intorno al suo sole.

Ma ora è tempo che io diventi sole, per vivere.

Lettera degli Animali all'Uomo

Salimmo sull'arca prima di voi,
e sull'arca per millenni navigammo nello spazio,
mai turbandone l’equilibrio,
senza mai ferirla.
Mentre voi, come stolti marinai,
affondate la barca che tutti ci tiene a galla in questo universo,
impotenti assistiamo alla vostra follia.

Sputate nel mare,
seppellite veleni ancora vivi,
sparate nell'aria invisibili pallottole
che uccidono il cielo.

Marinai, attenzione.
Non ci sono scialuppe
per il prossimo naufragio.
E non abbiamo il potere
di salvarvi da voi stessi.

Remare

Remo.
A volte coordinata, precisa,
la prua orientata sulla giusta rotta.
Altre volte scomposta e irregolare,
la prua ora a dritta ora a mancina.
Con grande spreco d'energia.

2002/09/16

Minitura

Una miniatura
la figlia mia quando nacque.

Preziosa e delicata,
con le manine di porcellana
e la bocca di velluto
sopra la fossetta sul mento.

Una perla
la figlia mia oggi.

Unica e rara
nella sua lucentezza
e nelle sue imperfezioni,
con il suo misterioso sorriso
sopra la fossetta sul mento.

2002/09/01

I quadri di Silvio

La musica. La pittura.
Le tue grandi passioni.
Così grandi che posso
sentire la tua vaga presenza
quando ascolto una sinfonia
o mentre guardo i tuoi quadri.

Ora quei quadri sono sulle pareti
di tutta la mia casa,
me ne sono circondata
come un abbraccio,
come uno scudo
di fiori, di prati e boschi,
di sabbia e di mare.

Quel mar che sta nel nome
che mi hai dato.

2002/01/01

Tenerezze

Guardo un bimbo impugnare
con le sue piccole mani il cucchiaio,
insicuro portarlo alla bocca.
Sorrido, indulgente e intenerita,
per nulla turbata.

Io da tempo ho imparato e
per lui il momento è vicino.

Guardo il cucchiaio in bilico
sulle deboli mani
di una dolce vecchietta.

Sorrido, indulgente e intenerita,
ma un poco turbata.
Io ne sono ancora capace,
ma domani?

Crescere senza vergogna,
invecchiare con dignità.

Aiutiamo con gioia
i bimbi a crescere
perché non i vecchi
a farsi sempre più piccoli?

Luci a teatro

A volte la luce dentro di me si spegne.

Nel freddo e nel buio
un dolore antico risale dal tempo
e si ri-incarna in me.

Allora, come un’attrice ben immedesimata
nella sua tragica parte,
per una volta ancora
rivivo l’angoscia dell’abbandono,
il gelo della paura,
la lunga ombra della solitudine.

A volte dentro di me la luce si accende.

I colori tornano a dipingere
il mondo di mille sfumature,
la pelle percepisce nuovamente
il calore del sole,
le ombre si accorciano
e si apre il sipario
su una commedia più gaia.

Idea balorda

Lottare contro il tempo.
Che idea balorda.
Battaglia invincibile, non esiste arma al mondo che te la può far vincere.
Molto più saggio arrendersi, chinarsi alla Natura, cedere il campo e farsi prigionieri.

Fratture

Certi brutti ricordi
ancora mi fanno male.
Come vecchie fratture
quando il tempo è brutto,
tornano a dolere.

A volte più ancora
mi dolgono i ricordi belli,
di momenti perduti per sempre.

2001/01/01

Vorrei

La dura corazza di una tartaruga
per trovarvi rifugio e
isolarmi dal mondo
quando lo sento nemico.

L’ispido manto del riccio
da offrire a chi mi vuole ferire.

Le viscide scaglie di un pesce per
far scivolare via il veleno delle parole.

Il morbido pelo di un gatto
da offrire a chi mi vuole bene.

La setosa pelle del serpente
per accarezzare chi amo.

La buganvillee che guarda il lago

La buganvillee che guarda il lago.
Ne vidi la fioritura di molte stagioni.

Lei vide i bambini correre nel prato,
sentì le risa di molte età,
vide una donna invecchiare e morire.

Lui no, non lo vide quel giorno d’agosto
lasciare per sempre la casa e la vita.
Troppo esile il suo giovane stelo,
troppo freschi i suoi primi germogli.

La buganvillee che guarda il lago
oggi vede le mie lacrime,
ma lo stelo ora è più forte.

Gabbia aperta

Che ti hanno fatto amica mia?

Come un animale in gabbia
aggrappata alle sbarre
aspetti il tuo guardiano.

Delusa, amareggiata,
aspetti quel guardiano distratto,
sordo ai tuoi appelli,
incapace di prendersi cura
di una creatura.

E non ti accorgi,
immersa nel rancore,
che la porta è invero aperta,
che puoi uscire e
incontrare altre creature imperfette,
ma capaci di dare,
per un giorno o una vita,
senza vincoli né promesse,
ne tanto meno certezze.

Tu che con tenacia e sacrificio
da anni costruisci mattone su mattone
la tua vita,
ora sei arrivata al tetto.
Esci dalla gabbia ed
entra nella tua casa.

Il tempo

Il tempo, il grande nemico
che consuma i nostri corpi.

Affievolisce le passioni.

Scolora i toni della giovinezza.

E non si ferma, non si ferma mai.
nemmeno nelle più belle stazioni della nostra vita,
inesorabile prosegue lasciandoci solo il melanconico ricordo
degli incanti perduti.

Il tempo, il grande amico
che attutisce lentamente anche i più grandi dolori.

Cicatrizza pian piano tutte le ferite.

Ricama le mille sfumature dei colori della vecchiaia.

E non si ferma, non si ferma mai,
nemmeno nei più buoi e freddi tunnel della nostra vita,
misericordioso prosegue costringendoci ad inseguire la vita.

Il tempo che come un ladro ci rubò i giorni passati,
oggi ci regala il presente.


Il fiore e la farfalla

Fermati, disse il fiore alla farfalla.
Posati sui miei stami e non pensare a domani.
La farfalla si posò.
Il sole la scaldò in inverno e la bruciò in estate.
Si rinfrescò con la pioggia, si addormentò sotto la neve.
La grandine ferì le sue ali,  poi la rugiada lenì le ferite.
Il vento leggero la accarezzava, ma a volte soffiava così forte da farla volar via.
Tienimi, diceva allora la farfalla al fiore.
E i petali le si chiudevano come braccia intorno,
fino a che l'alba non portava un nuovo, incognito, giorno.

Etna

Luoghi che mi incantano, luoghi che mi stupiscono.
Nessuno, mai, come l’Etna.
Toccare la terra  e sentirla calda, immergersi nel suo caldo alito di vapore.
Appresso toccare il ghiaccio, sferzati da raffiche di gelido vento.
Il mare, così lontano, tremila metri più in basso, così vicino da poterne vedere i bagliori.
Pendici aride e brulle, e la magia di centinaia di coccinelle rosse come il fuoco sulla nera terra.
L'Etna come gli eccessi della mia natura.
Il gelo dei miei silenzi, il calore delle mie passioni.

Donne

Ragazza mia,
che piangi il tuo primo dolore,
rasserenati e sorridi alla tua migliore amica, la speranza.
Fresca e viva come la tua giovinezza, ti prenderà per mano
e ti presenterà il tuo prossimo amore.

Donna mia,
che piangi il tuo ultimo dolore,
rassegnati e chiudi le porte a colei che ti è nemica, l’illusione.
Bruciata in questo ultimo incendio dove del demonio persino
non è rimasto che un pugno di cenere.

Vecchia mia,
che rimpiangi il tempo perduto,
consolati con ciò che al mondo ancora puoi dare.
Sorrisi e saggezza e la storia di una vita che ha visto anche amori sfiorire,
ma i frutti, quelli si, ci son stati.

Un altro mare

Consumammo tutte le parole.
Versammo tutte le lacrime.
Una fitta nebbia ci avvolse e nulla vedemmo più, nemmeno noi stessi.
Poi lentamente emergemmo in un altro mare, ed era ancora acqua e sale.
Vedemmo di nuovo il sole e ancora percorreva il cielo da levante a ponente.
Vedemmo di nuovo le stelle e continuavano a non darci risposte.
Vedemmo di nuovo la luna e ancora illuminava la nostra inquietudine.
Vedemmo di nuovo noi stessi scappare dalle nostre paure,
soffocare i nostri dubbi e perderci in un altro mare.

Vulcani

Le nostre bocche come vulcani.
Parole incandescenti spinte da un' incontenibile pressione.
Lente e pesanti come magma, esplosive come lapilli lanciati con il fragore della rabbia.

Poi, alleggerito il peso del risentimento, placata la furia degli interni elementi,
un'altra forza ci spinge a ristabilire il delicato equilibrio delle emozioni.

Con pazienza e dedizione, a quattro mani riallacciamo i fili in un altro nodo,
per continuare a tessere la tela di questo strano e imperfetto amore.

La luna, il mare, il cuore e il gattino

Fermati, disse un giorno il sole alla luna.
Fermati, dissero un giorno i pesci alla marea.
Rallenta, disse un giorno il cervello ad un cuore innamorato.
Non tremare, disse un giorno un bambino a un gattino impaurito.

Ma la luna continuò il suo girare tra la terra e il sole,
mostrando a volte la sua faccia luminosa e allegra, altre la sua faccia buia e cupa.
Il mare continuò nel suo lento respiro a protendersi verso il cielo
per poi rifugiarsi di nuovo negli abissi.
Il cuore batté forte finché ci fu amore ad alimentarlo.
Il gattino smise di tremare solo quando il bimbo lo prese tra le braccia.

Quando la luna non ti sorride, dalle il tempo di completare il suo giro.
Quando la marea si alza, cavalcane l’onda per arrivare oltre gli scogli.
Quando il mare si ritirerà, scoprirai nuovi e inesplorati fondali.
Con i ritmi alterati del cuore innamorato componi una nuova musica.
E del gattino ormai caldo, goditi le fusa.

Snoopy

Ad un buffo concorso vincesti il terzo posto.
"Cane di pelo viola", dissero.
Certo la foto che mandai non rendeva onore al tuo mantello.
Colore del pepe mischiato col sale.
Come tua padroncina fui molto distratta.
Troppo presa nella mia adolescenza dai primi turbamenti d’amore.
Troppo presa nella mia giovinezza dai primi ideali per un mondo migliore.
Tu, invece, fosti un cane socievole e simpatico, per nulla snob a dispetto del tuo nobile pedigree.
Alla fine eri molto malato e forse non fu solo egoismo,
ma fui io a decidere che quello era il tuo ultimo giorno.
Sono passati anni, ma ancora mi chiedo: come ho potuto farlo?
E solo oggi, in questo preciso istante, mentre guardo quella foto,
mio caro amico cane di pelo viola, io mi perdono.

2000/01/01

Nel bosco

Nel bosco.
Una coppia di caprioli, attenta,
annusa l'aria,
tende le orecchie,
bruca il terreno.

Poco lontano un uomo e una donna
li osservano tenendosi per mano.
Un'emozione nuova li avvolge
come un'aurea.

Nel bosco, due coppie di cuori
battono il tempo del mondo.

Il grande albero e la piccola pianta

C’è un grande albero
che affonda le sue radici in me.
E’ forte e rigoglioso
e si chiama tristezza.

C’è una piccola pianta
che affonda le sue radici in me.
E’ fragile e delicata
e si chiama felicità.

Il grande albero ha radici profonde
e una linfa tenace lo alimenta
quasi incessantemente.
Rari sono per lui i momenti di siccità.

La piccola piana vive all'ombra
della sua grande mole.

A tratti però un fiore
sboccia tra le sue foglie.
La sua bellezza è commovente,
il suo profumo inebriante,
la sua vita, sempre breve.

Quell'albero mi uccide,
e per lui non vorrei vivere.
Ma quella piantina
mi tiene in vita.

Vite spezzate

Fu un attimo.
Una distrazione, un errore,
una cintura non allacciata.
E le nostre vite finirono.

Fu un attimo.
Una cellula impazzita,
un ingorgo nel sangue,
un cuore che si mise a saltare.
E le nostre vite finirono.

Ma tu, tu che assuefatto
oggi leggi la cronaca,
regalaci di più che un
distratto pensiero sul fato,
per subito tornare
ai quotidiani problemi.

Dedicaci un’intera giornata,
godi dei raggi del sole,
delle ombre delle nuvole,
regala dei sorrisi,
lasciati indietro le tristezze
e metti al primo posto,
almeno per oggi, la vita.

Primo risveglio

Nel primo risveglio,
gli occhi ancora chiusi,
a volte ci cerchiamo.

Raggomitolali come cuccioli,
caldi di sonno,
assaporiamo quegli istanti
rubati alla notte
e regalati al giorno.

Nel primo risveglio,
gli occhi ancora chiusi,
a volte ci troviamo.

Una domanda lasciata negli occhi

Celata nei miei occhi una domanda.
Nascosta nel tuo cuore, forse, una risposta.

Dei miei dubbi si alimenta la continuità e la vita,
delle mie certezze si nutre la fine e la morte.

Lascerò la domanda nei miei occhi.

Jo-jo

Chi manovra lo jo-jo a cui è appeso il mio cuore?
Nulla riesce a fermarne il rotolare, a volte lento a volte repentino, ma inesorabile, verso il basso.
E sempre nel punto più fondo, io mi chiedo:
ci sarà abbastanza energia per risalire?
Resterà il mio cuore appeso cosi ad un filo che nessuno potrà più riavvolgere?
Fino ad oggi energia ve n’è stata e il mio cuore è pur sempre riemerso.
E ogni volta la promessa è la stessa, non lasciare che succeda di nuovo.

Sorelle

Capelli di grano, occhi d’argento.
Benvenuta a te che sei scesa sulle ali con le rondini e hai portato allegria.
My Linda tu es.

Pelle di pesca, manine di porcellana.
Benvenuta a te che sei scesa su un fiocco di neve e hai portato calore.
Isa Bella tu sei.

Due germogli distinti, le radici, le stesse.
Mentre andrete nel mondo costruendo due vite, nessun cielo né mare le potrà mai spezzare.

E se una notte nel cielo voi vedrete due stelle sorridendo ammiccare,
non potete sbagliare, se si tengon per mano come voi son sorelle.
***
Alle mie nipotine Linda e Isabella

Primo aprile 1999

Primo giorno d’aprile, tre nove nell’anno.
La tua vita era ormai solo un soffio.
Se ne andò col tuo respiro.
Gli occhi aperti a guardare qualcosa che solo tu potevi vedere.
Sul tuo viso l’attonito stupore per qualcosa che solo a te si rivelava.
Buon viaggio ti dissi.

Primo giorno d’aprile, tre zeri nell’anno.
Qualunque fosse la meta ora sei certo arrivata.
Io non so dove sei e nemmeno se sei.
Ma ti sento.
Una forza del bene che incoraggia e consola,
che capisce ed accetta, che perdona e sorride.
Io non ho spiegazioni, ne certezze, ne fedi.
Ma ti sento.

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scritta il primo aprile 2000 in ricordo della mia mamma,  Alma  Marchesi, morta il primo aprile 1999.

Due anni

Sotto i raggi del sole, sotto le ombre della luna.
Parole ardenti di passione, parole gelide di delusione.
Momenti irreali di felicità perfetta.
Momenti reali di un amore imperfetto.
Come il libro che è nato dalle nostre emozioni.
E tempeste, e bonaccia.
Quante volte la nave è partita dal porto?
Quante volte è tornata?
E tu li come un faro, ad illuminare la via.
Nel giardino incantato delle fate e i folletti ci son anche le spine, e le abbiamo sentite.
Ma noi siamo ancor li a cercare farfalle, a guardare le stelle, a giocare alla vita.
Tra tra le note del basso a scambiarci poesie.
Con i sogni proibiti e le innocenti fantasie.
Con le nostre incertezze, con le nostre paure.
E le nostre speranze di un amore che sia.

Dove sei amore?

Dove sei amore?
Dove le parole vive che avvolsero come braccia il mio cuore, cullandolo?
Ora che mi hai preso l’anima, dove la nascondi?
“E’ duro amarti” scrivesti un giorno.
Ora nei tuoi occhi leggo un’altra sentenza.
Non fummo all'altezza dei nostri ideali.
Le idee non hanno né braccia né gambe.
Ma se il nostro sogno è morto, in cosa si è reincarnato?

La principessa e il castello

E venga alfine questo nuovo dolore.
La stanza dove nacqui, dove prima il babbo, poi mamma, morirono, non vedrà le mie notti.
Ricordo il momento.
Il corpo di mamma usciva per sempre dalla casa, ma il suo spirito no, ancora ne impregnava le mura.
Così nacque, un desiderio mai provato, immergermi nel suo dolce ricordo, riallacciare il cordone.
Darmi un posto proprio li, nella casa dove nessuna stanza era stata prevista, per la bimba imprevista.
Ma la storia finisce con un altro finale.
"Principessa" non vivrà nel castello,
Principessa se ne andrà nel domani.

Tempi

Ci fu un tempo per gli ideali.
L'amore perfetto, l'amore unico, la giustizia per gli uomini, la bontà dell'anima, la mia.

Ci fu un tempo per le domande.
Chi amo? E chi ama me?
C'è speranza per l'uomo?
Quanta ipocrisia nel mio cuore?
Quanta invidia?
E quali le mie vere colpe?

Ora è il tempo per la vita reale.
Le domande, ancor tante.
Le risposte, di più.
Quelle giuste, chissà.
Il tempo degli ideali se ne andato per sempre.

Diario di un viaggio in moto nelle Marche

Insieme.
Sotto le mura del castello dove galeotto fu il libro per ben più celebri amanti.
Insieme.
Abbracciata ai tuoi fianchi su e giù per le dolci colline delle Marche, scacchiera di campi e colori.
A tratti, sullo sfondo, il mare.
Insieme.
Gli occhi incantati dall'immensità della grotta come una cattedrale vasta,
nel cuore di una montagna dove da millenni l'acqua ricama la roccia e goccia dopo goccia
costruisce giganti, spade e colonne, giardini di cristallo e castelli che mai fiaba vide più belli.
Insieme.
Nel vento, come gli aquiloni cometa sopra il cielo di Urbino e le nubi nere di pioggia a cui sfuggimmo correndo verso il mare.
E al mare arrivammo con i dolci ricordi dell'infanzia.
Lo stesso albergo, lo stesso lido, la stessa sabbia tra le dita, come un tempo tra le mie mani di bimba.
Insieme.
In bilico sulle tue due ruote e sulle mie incertezze, percorrendo strade tortuose come le mutevolezze del mio umore, tu affrontando con perizia le une, con pazienza le altre.
Il ricordo mi rimarrà sempre vivo di questa nostra vacanza, ancora una volta, insieme.

Vecchi amici

Piccole rughe sul viso, capelli bianchi sul capo.
Segni che il tempo ci lascia nel corpo.

Ombre negli occhi, paure nel cuore.
Segni che la vita ci lascia nell'anima.

Ma noi, noi ancora ci guardiamo con gli stessi occhi,
e ci stringiamo la mano con lo stesso cuore.

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al mio amico Giacomo

Dolce balia Maria

Un giorno lo sognai.
L’enorme seno a cui succhiai neonata.
Dolce balia Maria, sorgente del mio primo latte, mio primo amore.
Tra le tue braccia ascoltai il tuo cuore, annusai il tuo odore.
Nove mesi son pochi per avere coscienza.
Il ricordo non trovo, è celato nell'anima con lo strazio del distacco.
Altri un giorno mi dissero mi ammalai dal dolore.
Quella prima ferita mi segnò per la vita.
Ancor oggi ho paura di restare da sola.
Ma di passi ne ho fatti con l’aiuto dell’Alba.
Te ne andasti che ancora mi muovevo carponi.
Oggi corro, cammino e sto imparando a volare.
***
Dedicata a Maria che mi ha allattato nei miei primi nove mesi, ed ad Alba che mi ha aiutato in un altro modo a crescere.

Tata Giulia

Giulia. Come una mamma mentre a lei intorno sgambetto in cucina.

Giulia vestita di bianco davanti all'altare, vicino all'uomo che la portò via.

Giulia come una sorella accanto alla mamma che lei sentì come sua.

Giulia che pianse del mio stesso dolore.

Giulia la tata che ride col cuore.

********************

dedicata alla mia dolcissima Tata Giulia

Apparire o essere?

Che bella bimba.
Che bel vestito.
Che begli occhi.

Ed io imparavo ad apparire.

Saluta, dai la mano,
fai la brava,
non alzare la voce.

Chiusa nel castello dei sogni
e in me stessa,
obbedendo alla consegna
del mio cognome,
non imparavo ad essere.

Apparire calma,
serena, dolce.
Essere in tumulto,
disperata, acida.

Guardare dietro
la maschera fu duro,
anche la propria.

Ma oggi nel magico
specchio delle mie brame
mi sorride una faccia più vera.

1999/10/01

Canzone per un bassista

Suonami amore mio.
Sento le note
vibrare dentro di me,
salire ai miei occhi,
rimbalzare nei tuoi.

Scendono nei nostri cuori
per dipingere i colori
di questo strano amore
che non vuole morire.

Vuole vivere così,
di note, di poesia,
di incanti, di magia,
di fate e demoni.

Suonami perché tu sai
toccare i tasti miei,
pizzica questo cuore,
soffiagli un nuovo amore.

Tendi le corde
che aspettano dentro me
suoni di primavera.

Suonami amore mio.

1999/07/29

La strategia della quercia

Vorrei essere una quercia,
che solo si nutre
dell'acqua mandata dal cielo.

Se non piove,
saper aspettare che accada.

Se il terreno è secco,
saper bere con le radici più profonde.

Accontentarsi di una goccia
di umidità nell'attesa.

Poi, quando la pioggia arriva,
lasciarsi bagnare,
goderne senza paura
la carezza sulle foglie,
abbandonandosi al suo abbraccio.

1999/05/01

Profumo

Profumo di una pianta fiorita
bisognosa di cure,
di un taglio ai rami secchi
che soffocano i nuovi germogli.

Profumo di un bocciolo
di primavera, che va
protetto dal gelo
di chi non ci ama.
Esposto al sole di chi ci ama.

Profumo di una stagione nuova.

1999/01/01

Marinella

Bella come una speranza, innocente come un raggio di luna.
Nascesti a Natale ma la tua stella brillò sol tre mesi.

Poi la tua luce si spense ma non il ricordo nei cuori.
Io nacqui, ma il tuo posto, mai, non presi.
***
dedicata a Marina Nones, nata il 24 dicembre 1945, morta l'11 aprile 1946.
Mia madre raccontava che era bellissima. Quando la portava in passeggiata, invece che dormire, guardava il mondo e i passanti rimanevano incantati da quegli occhioni sgranati.
"Avrebbe 15 anni" mi dicevano quando ne avevo 6, ma i conti, quelli veri, quelli della vita e affettivi, non tornavano. Se lei non fosse morta a 3 mesi, io probabilmente non sarei mai nata.


Erba

Amore che è stato
amore che non è più
e più potrà essere
amore rinnegato e tradito
amore pianto
amore dei ricordi
amore dei fantasmi.

Ti ho strappato dal cuore
come un’erba dal terreno,
ma le radici ancora affondano in me,
incapaci di nuovi germogli.

Lontana anni luce,
ma la stella ancora devia dall'orbita,
ancora si alza e si abbassa il mare.

Cuore saggio

Fatti saggio cuore mio.

Se dai tanto a chi poi butta via,
che darai a chi invece ne farebbe tesoro?

Se tanti semi spargi sui sassi,
cosa poi sull'umida terra?

Se tanto soffri per piccoli crucci,
che farai con i veri dolori?

Non abbiamo due vite,
una per gioire l'altra per soffrire,
ma un'unica vita da non sprecare.


1998/06/01

Regalo per un'amica

Vorrei regalarti uno specchio

che riflettesse non il tuo bel viso

ma la tua bella anima.

1998/01/01

Domande

Dov'eri mamma
quando volevo ridere con te? 

Dove sono io oggi mamma
quando vorresti piangere con me?

E dove saremo domani mamma
quando ci sorrideremo
senza poterci tenerci per mano?

Elogio della privazione

Negatemi quel che chiedo,
che più grande
possa diventare il mio desiderio.

Ditemi di no,
che più forte 
possa diventare il mio volere.

Toglietemi ciò che ho e non so vedere,
che io possa infine 
sentirne il valore.

Prima mondiale

Spettacolo unico e senza repliche,
prima assoluta e mondiale,
la tua nascita.

Tu, piccola donna 
senza ancora coscienza d'essere,
stavi tra le mie braccia,
che ancor vivevo
nell'incoscienza di non essere.

Ora siamo cresciute entrambe
ed oggi sono qui a dirti
che provo come allora 
l'orgoglio che tu sia mia figlia.

Vale

Tu fosti il primo cui donai il cuore.
Con te passai metà degli anni miei.

Io non rinnego nulla di ciò che fu o credemmo
e non parlerò mai di fallimento,
anche il fiore più bello
prima o poi sfiorisce e muore.

Ma il nostro vive ancora in un germoglio
tenero e delicato come i suoi verdi anni
e il nome suo rimane a dire al mondo
che ogni amore, anche finito, vale.

Zio Ernesto

Prezioso è il tuo ricordo
che come un filo
mi riporta al babbo.

Tu che hai riso con lui
e ascoltasti i suoi dubbi,
fammi provare ancora
l’emozione del tuo racconto,

perché troppo breve fu il tempo
per conoscere il suo cuore
e troppo breve breve fu il tempo
per restituirgli l’amore.



Alba di vita

Era il mio desiderio da sempre,
guardare dentro l’anima,
la mia.

Parlarmi dentro non portava risposte.
Cercavo un altro orecchio
che ascoltasse il mio dire
e un altro cuore 
che capisse il mio soffrire.

E quando lo trovai,
fu l’Alba di una nuova vita.

Pifferaio magico

Chi sei tu, pifferaio magico
che suoni le parole come musica?
Incantata dalle tue note ti ho seguito nel tuo mondo di sogni.
E' li che ci incontriamo, tra magia e fantasia.
Li, dove tutto è permesso perché nulla è reale.
Liberi dal peso della coscienza, assolti da tutte le colpe,
voliamo tenendoci per mano sull'isola che non c'è,
dove i pensieri felici fanno librare nell'aria.
Noi due, bimbi perduti,
che non vogliono ritrovare la strada.

Parole

Volteggian le parole nel mio cielo,
si scontran, si accavallano, si sdoppiano.
E all'improvviso si fermano ordinate
e aspettano impazienti che io le posi qui,
la terra per cui sono nate.

Poeta del colore

Mettevi il tuo colore sulla carta
e nascevano i fiori e i paesaggi.
Tu fosti poeta del colore.
Mai mi insegnasti il tuo segreto
e la mia mano mai imparò il disegno.
Ma il cuore me lo hai dato con amore
ed io lo metto qui tra queste righe
mentre disegno, ma con le parole.
***
A mio padre, Silvio Nones

Pensiero per una mamma


Prendi questa carezza
e tienila sulla tua pelle.
Prendi questo sorriso
e tienilo nei tuoi occhi.
Prendi questo pensiero
e tienilo nel tuo cuore.


Dalli a lei,
uccellino nel nido,
lei che un giorno ha volato.

Dalli a lei,
una piuma leggera,
lei che ti portò in braccio.

Dalli a lei,
un fuscello nel vento,
lei che fu la tua quercia.