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2004/01/03

Nata in casa

Sono nata in casa.
Una notte d’agosto decisi di venire al mondo nella casetta che guarda il lago di Pinè.
Fu il babbo a non volere per me quel teatro.
Per la mia prima voleva la casa nuova di Trento, il suo sogno realizzato.
La corsa nella notte, preparativi frettolosi, il campanello della levatrice.
Frammenti di un racconto ascoltati come una fiaba,
con il dolce finale di un padre che piange di gioia, perché è nata, al fine, una bimba.
Quella bimba, ancora viva in una donna adulta,
oggi deve permettere che un’ultima manciata di terra venga sparsa sulle tombe,
lasciare il bozzolo, volare via e nascere,
ancora una volta, ma fuori dalla casa.

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