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2002/01/01

Tenerezze

Guardo un bimbo impugnare
con le sue piccole mani il cucchiaio,
insicuro portarlo alla bocca.
Sorrido, indulgente e intenerita,
per nulla turbata.

Io da tempo ho imparato e
per lui il momento è vicino.

Guardo il cucchiaio in bilico
sulle deboli mani
di una dolce vecchietta.

Sorrido, indulgente e intenerita,
ma un poco turbata.
Io ne sono ancora capace,
ma domani?

Crescere senza vergogna,
invecchiare con dignità.

Aiutiamo con gioia
i bimbi a crescere
perché non i vecchi
a farsi sempre più piccoli?

Luci a teatro

A volte la luce dentro di me si spegne.

Nel freddo e nel buio
un dolore antico risale dal tempo
e si ri-incarna in me.

Allora, come un’attrice ben immedesimata
nella sua tragica parte,
per una volta ancora
rivivo l’angoscia dell’abbandono,
il gelo della paura,
la lunga ombra della solitudine.

A volte dentro di me la luce si accende.

I colori tornano a dipingere
il mondo di mille sfumature,
la pelle percepisce nuovamente
il calore del sole,
le ombre si accorciano
e si apre il sipario
su una commedia più gaia.

Idea balorda

Lottare contro il tempo.
Che idea balorda.
Battaglia invincibile, non esiste arma al mondo che te la può far vincere.
Molto più saggio arrendersi, chinarsi alla Natura, cedere il campo e farsi prigionieri.

Fratture

Certi brutti ricordi
ancora mi fanno male.
Come vecchie fratture
quando il tempo è brutto,
tornano a dolere.

A volte più ancora
mi dolgono i ricordi belli,
di momenti perduti per sempre.