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2015/02/15

Perle

Avrei una sorella più grande,
se un vento malato a primavera non se la fosse portata via.
Arrivata a Natale, non vide mai la sua prima estate.
Una mamma disperata conservò per sempre una sua ciocca come una reliquia.
Io nacqui, anni dopo, e presi un posto che forse non era il mio,
ma ci volle tempo per comprenderlo.
Aveva il mare nel nome e negli occhi, come me.
Marinella.
Sarebbe stato bello avere una sorella in carne ed ossa,
invece che un piccolo fantasma che, come una bambola, non cresce mai,
il piccolo frammento racchiuso nel cuoricino d’oro a ricordarmi
che quella era una storia vera e non una leggenda.
L’ho cercata, quella sorella, in ogni mia cara amica.
A volte l’ho trovata e sempre è stato come trovare una perla rara.